In queste prime tre uscite di Promozione, con il quarto weekend di campionato alle porte, c’è solo una certezza tra le pordenonesi del girone A: questa Sacilese fa paura. I biancorossi, vincitori della Coppa Italia e usciti in semifinale play-off la scorsa stagione, hanno iniziato l’anno da schiacciasassi. Gli uomini di Muzzin, subentrato a Saccon in estate, hanno cambiato tantissimo in estate ma, nonostante ciò, hanno collezionato sette vittorie tra campionato e coppa, realizzando 21 gol e subendone solo uno. Uno score che impressiona come impressiona la vittoria per 6-0 sul Fontanafredda dell’ultima giornata, arrivata giocando una buona parte di gara in dieci, e che impressiona per i già citati cambiamenti estivi. Grotto e Frezza, ad esempio, stanno già facendo la differenza in una squadra che, quando l’amalgama sarà ancor più solida, potrà migliorare ulteriormente.

CHI TIENE IL PASSO – Chi al momento è l’unica che sembra tenere il ritmo della capolista è il Casarsa, che ha cambiato guida tecnica – da Stefano Dorigo a Michele Pagnucco, mister che comunque conosce l’ambiente – e ha solo puntellato un gruppo consolidatosi negli anni. Aggiunte come Cavallaro danno profondità a un roster che ha gli elementi giusti per giocare un calcio propositivo e di qualità, stile di gioco che permette di ridurre i rischi con le piccole e di essere protagonisti con le big. E questi, in un campionato equilibrato come questa Promozione, non sono due dettagli da poco.

INCERTEZZA FONTANA – Due vittorie di misura e prestigiose contro Unione Basso Friuli e Rivolto, segnando un gol e non concedendone, score che avrà fatto sorridere, in panchina, mister Fabio Campaner, fino a qualche anno fa uno dei difensori – se non “Il” difensore, con la i maiuscola – per eccellenza del dilettantismo al pordenonese. Poi, il crollo. In casa “Fontana” sperano tutti che il pesante 6-0 con la Sacilese sia figlio di un pomeriggio nato male e finito peggio, inspiegabile per una squadra che, ai soliti giocatori giovani e di prospettiva, ha aggiunto giocatori che possono fare la differenza in categoria come Zusso, Furlanetto e Salvador. Zucchiatti e compagni devono rialzare la testa subito.

RICOSTRUZIONE – Una parola da declinare in due diversi modi. Ricostruisce il Torre, che fa quattro punti nelle prime tre: un inizio che non è da buttare considerando l’addio, alla fine dello scorso campionato, di Giordani, Peressin e Scian, che hanno appeso gli scarpini al chiodo. Assenze che tolgono più di qualcosa in termini di personalità soprattutto a breve termine. La squadra viola, però, verrà fuori sulla distanza. Il Corva, invece, deve ricostruire la propria fiducia dopo un avvio pessimo ma soprattutto inatteso: la squadra, nella griglia di partenza del campionato, puntava ad essere la principale outsider nelle zone alte di classifica, sia per la continuità tecnica avuta negli ultimi anni con Stoico in panchina, sia per i valori individuali dei singoli giocatori. Serve una scossa da subito, l’ultimo posto attualmente occupato a zero punti può solo che peggiorare il morale attorno ai biancoazzurri.

LA LOTTA SALVEZZA – Azzanese, SaroneCaneva e Bannia hanno lo stesso obiettivo, la salvezza, ma hanno vissuto tre inizi di campionato diversi. I blu di Fior hanno ottenuto solo un punto contro l’Ancona Lumignacco e avranno bisogno di tempo per digerire la partenza di Bolgan, uomo in più della scorsa stagione. Il SaroneCaneva, invece, appare più in difficoltà. La salvezza al cardiopalma dello scorso anno, ottenuta grazie alla leadership di Moro in panchina, di Mazzon alla scrivania e del duo Gijni e Akomeah in campo è svanita, con i protagonisti della rincorsa dell’anno passato che si sono accasati in altre realtà. Il futuro, per i biancorossi, non sembra roseo. Ha bisogno di tempo anche il Bannia: è vero che è l’unica squadra tra le tre ad aver vinto – all’esordio contro il Corva – ma ha avuto poi un calendario difficile contro Gemonese e Ubf. Per valutare un gruppo coeso e che può fare bene come quello di Della Valentina servirà qualche partita in più, magari contro avversari più morbidi.

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