Spettacolo assoluto questa sera al PalaCus di Udine per il derby cittadino tra la Futsal Udinese e l'Udine City. Grande clima, emozioni a mitraglia, sportività, nervi, agonismo, tra due società da ammirare e due squadre che sanno sempre tirare fuori qualcosa di speciale. E poi i timonieri: gli occhi da tigre del napoleonico Tita Pittini e quelli laser di un Luca Della Negra che proprio quest'oggi è ritornato all'amore del beach soccer, che lo vedrà da metà maggio, terminata la stagione dei parquet, guidare la Lazio formato spiaggia. 
La partita? Alla fine il City ha rispettato il pronostico imponendosi 5-3, ma dopo aver visto la morte (quella sportiva) in faccia. Aveva qualche assenza, in primis Turolo, Pittini, soprattutto la sua creatura è partita senza il piglio e il mordente che il suo condottiero definisce con una parola cruda, la ferocia. L'Udinese, garibaldina, tutta corsa e sfrontatezza, non si è fatta pregare, chiudendo il primo tempo avanti 1-0 grazie alla zampata di Scuor. Di più: inizia la ripresa e Mattiola firma il 2-0. Poi succede il finimondo nell'arco di due-tre minuti: quelli del City si scatenano e, trascinati dal fenomenale sloveno Laharnar, ribaltano la situazione, con l'asso che firma una tripletta micidiale.
L'Udinese però non crolla, ed è il peperino Perez ad artigliare il 3-3. Ma quelli del City hanno ormai gli occhi da tigre e puniscono le sbavature della formazione di Della Negra: è Collevati a firmare il nuovo vantaggio, infine Sansica piazza il colpo di grazia del 5-3 mentre i padroni di casa tentavano il tutto per tutto affidandosi al portiere di movimento. C'è spazio anche per l'espulsione di Perez, che perde le staffe e spintona uno dei due arbitri, spiegando poi che questi gli aveva mancato di rispetto: "Ho sbagliato, sia chiaro. Purtroppo, la testa mi gioca questi scherzi quando le partite sono tirate e importanti come questa". Tutto considerato, c'è da augurarsi che la squalifica non sia una punizione esemplare, ma una spinta a controllarsi e, in sostanza, a maturare ancora un po'.

Tita Pittini (allenatore dell'Udine City): "Questa è una squadra che ha le palle, come si dice in gergo. E quando hai le palle, nei momenti più difficili viene fuori il carattere, il cuore. Noi abbiamo bisogno di essere feroci e cattivi, sportivamente cattivi; devi mangiar la palla, devi mangiar la palla, in questo meraviglioso gioco non è mai finita, avete visto, sotto 2-0 in due minuti abbiamo segnato tre gol. Sì, il nostro Laharnar ha realizzato una tripletta di splendida fattura, ma che dire, se non fosse stato lui a cambiar faccia alla gara sarebbe stato qualcun altro dei miei, questa non è una squadra che ha un buon giocatore, questa è una squadra che ha tantissimi buoni giocatori. E stasera ne avevo fuori due. Porterò questa società con cui mi sono legato per i prossimi anni e questa squadra che martello ogni santo giorno lontano. Mi auguro che ci sia più gente che venga a vedere questo meraviglioso sport e partite come quella di questa sera, che sono tanta roba".
 
Luca Della Negra (allenatore del Futsal Udinese): "Sconfitta indigesta, tre gol presi per altrettanti errori contro una formazione di grande caratura, questi non perdonano. Dispiace per quegli errori, gol così non si possono subire se si vuole avere la possibilità di far risultato. L'espulsione di Perez? Nel calcio sono episodi che ci stanno, forse gli arbitri sono stati fin troppo severi in un momento della partita così teso. Il campionato? Siamo contenti di quello che stiamo facendo, di sicuro non puntavamo ai play-off, poi l'appetito vien mangiando e te la giochi fino in fondo. Oggi abbiamo dimostrato per l'ennesima volta di esprimere un buon calcio a 5, facendo leva su un gruppo con diversi giovani nuovi che ci prova sempre".  

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