Non ci voleva la sconfitta contro il Brescia ai giovani talenti bianconeri che gettano al vento le residue speranze di approdare alla fase playoff nazionale. Dopo tre successi di fila, la formazione bianconera, ne subisce due in rapida successione e vede scomparire un'illusione creatasi dopo un campionato costellato di alti e bassi, dove la continuità di risultati fa la differenza. Passa subito in vantaggio il Brescia sull’ennesima punizione laterale, sul pallone spiovente in area un difensore friulano perde la marcatura sull’avversario Castelnuovo il quale, complice anche un’incertezza del portiere Passador, da un metro mette dentro il pallone dell’1-0. Le rondinelle, pur non avendo problemi di classifica, dimostrano di essere una compagine molto compatta, concentrata, esteticamente non bella da vedersi, ma abile nello sfruttare gli errori commessi dalle zebrette. Lo svantaggio scuote la squadra di Giatti, che alza il baricentro e invade la trequarti bresciana. Ma la scarsa precisione e una serie di imprecisioni nel fraseggio riempiono un pomeriggio di aprile di scarsa vena.
Chiusa la prima frazione in svantaggio, il tecnico di casa prova a mutare pelle rispolverando il 4-3-2-1 già provato nella trasferta di Milano, ma la mossa viene subito demolita con una ripartenza fulminea dei lombardi che si portano sul 2-0 con il gol di Manu. Potrebbe riaprire la contesa Pinzi con un colpo di testa ravvicinato, parato dall’estremo lombardo. Poco dopo su un’altra ripartenza ospite, Samotti commette un ingenuo fallo da rigore sull’avversario. Il penalty trasformato da Del Barba in pratica chiude la gara e il gol finale di Pinzi rende soltanto meno amara la sconfitta, giunta con la peggior prestazione delle zebrette in queste 23 gare fin qui disputate.

UDINESE: Passador, Rossitto (1’ s.t. Samotti), Brighi, Rufino (10’ s.t. Pozzani), Codutti, Maset, Zuliani, Damiani, Garbero, Pinzi, Jaziri (24’ s.t. Cocetta). All. Giatti