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Edizione provinciale di Udine


SERIE C - Udine City, scudetto a un passo

Gran derby al Palacus, con Scuor e soci a far tremare la capolista. Poi le parate di Agrizzi e la classe dei singoli scavano la differenza: 6 - 2. Pittini: “Straordinari. Ora, però, ci aspetta un ultima battaglia.” Della Negra: “Sono i più forti, ma il punteggio è bugiardo”

UDINESE FUTSAL - UDINE CITY   2 - 6
Gol: 12’46”pt Valent, 17’35”pt Sironi, 17’51”pt e 13’59”st Turolo, 19’05”pt Goranovic (rigore), 9’38”st Violino, 15’07”st Alessandro Barile, 19’21st Currò

UDINESE FUTSAL: Beltramini, Scuor, Pellegrino,  Matteo Marchiori, Violino, De Reggi, Cedarmas, Dorbolò, Monsalve Sarta, Alberto Marchiori, Sironi, Del Mestre. Allenatore: Della Negra.

UDINE CITY: Agrizzi, Valent, Turolo, Albini,  Daniele Barile, Currò, Frosutto, Alessandro Barile, Goranovic, Braidotti, Mattiussi, Verdicchio. Allenatore: Pittini.

ARBITRO 1: Cecotti di Udine. Arbitro 2:  Copat di Pordenone. Cronometrista: Marchetti di Tolmezzo.

NOTE - Espulso: Alberto Marchiori. Ammoniti: Dorbolò, Braidotti, Alessandro Barile. Tiri liberi: 0/0, 0/0.

UDINE - Delle ultime tre era la gara più insidiosa, l’imboscata più temuta. L’Udine City la supera alla grande e si avvicina al traguardo. Come previsto, però, l’Udinese Futsal si è rivelato avversario fiero, tatticamente preparato e combattivo: e il 6 - 2 finale penalizza eccessivamente (un pò come all’andata: 7- 4) la formazione di Luca Della  Negra. Ma i primi della classe si sono confermati spietati e cinici, chirurgici nel colpire al cuore il nemico al momento giusto.

Al cospetto di una platea clamorosamente numerosa il derby regala subito emozioni: Del Mestre si salva su Alessandro Barile (febbricitante, ma sempre preziosissimo) il quale, poco dopo, non  non arriva in tempo su suggerimento di Turolo. Segue un doppio palo della banda Pittini  (Goranovic e lo stesso Alessandro Barile) e un’opportunità fallita da Dorbolò per i padroni di casa. Il Futsal prende in mano il gioco ma Alessandro Barile fallisce un comodo contropiede dopo aver “coricato” Del Mestre. Valent però è più preciso e la sblocca da sottomisura. Ma Sironi, con una autentica magia, impatta. Grande reazione della formazione di Pittini, che torna subito avanti con Turolo - autentico colpo da biliardo su calcio piazzato - e poi triplica grazie ad un rigore trasformato da Goranovic. Il fallo di mano (e successiva espulsione) è di Alberto Marchiori, che si oppone irregolarmente ad Alessandro Barile.

Nella ripresa sale al proscenio Agrizzi: il “portierone-ultrà” si esalta su Sironi e Cedarmas. Ma ma nulla può su Violino che, a metà frazione, accorcia con una finezza da pochi passi. L’Udine City (che ha cinque falli a 5’21” dal traguardo) pare in riserva: Dorbolò centra il palo

Basso e pure Cedarmas sfiora il pari. Ma è qui che la capolista mostra di avere qualità e “huevos”: Turolo prima e Alessandro Barile infilano due volte Del Mestre. Porta invece la firma di Currò la sesta “banderilla”. L’Udine City è dunque alle porte del Paradiso: battendo sabato al Palcus il Manzano Pittini e soci possono festeggiare con un turno d’anticipo. 

HANNO DETTO - “Alleno una squadra straordinaria, che ha messo un mattone importante su un campionato esaltante - recita Tita Pittini - siamo felici, ma concentrati per la prossima, decisiva battaglia: perché, solo superata quella, potremo esultare. Ora festeggiamo, ma da martedi si torna in palestra: con umiltà e autostima.”

“Ho fatto soltanto il mio dovere - aggiunge “Toni” Agrizzi – ma, con questa vittoria, abbiamo dimostrato di essere i più forti. Giudico infatti la sconfitta in Coppa con il Palmanova soltanto una parentesi infelice. Adesso vediamo di finire il lavoro già sabato prossimo.”

“Risultato bugiardo, come all’andata - osserva Della Negra – ma hanno vinto i più forti, sfruttando i nostri errori e con le individualità migliori. Avrei anche qualcosa da dire sull’arbitraggio, ma preferisco sorvolare: certo, mi piacerebbe ci fosse più dialogo…Però peccato perché, sul 3 - 2, loro erano in grande difficoltà e contavamo di riprenderli. In quel frangente, bravo è stato il loro dirigente Monformoso a ritardare l’uscita dal campo in occasione della sua espulsione, consentendo ai suoi di respirare…” (rozan)



 

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  Scritto da La Redazione il 08/03/2019
 

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