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Edizione provinciale di Trieste


SAN LUIGI - La Juventus interrompe la partnership

L’inchiesta giudiziaria e sportiva in atto sul caso dell’allenatore su cui pesano le accuse di molestie sessuali ai danni di calciatori biancoverdi minorenni, ha fatto propendere il club torinese a sospendere il rapporto di collaborazione che durava dal 2015

L’inchiesta giudiziaria a capo dell’allenatore di una squadra giovanile del San Luigi, accusato di molestie sessuali nei confronti di calciatori biancoverdi minorenni, culminato con l’arresto del medesimo un paio di mesi fa, ha portato come conseguenza, quasi inevitabile, l’interruzione del rapporto di partnership con la Juventus.

Una decisione unilaterale della società bianconera, il cui contratto di collaborazione sarebbe scaduto a giugno, ma che il presidente Peruzzo era certo del rinnovo se non fosse emerso il fattaccio.
Nel 2015 il San Luigi, per il tramite dell’allora dg della “vecchia signora” Maurizio Lombardo, entrò a far parte della “cantera” come “Progetto scuola calcio Juventus Italia”, riconoscimento assegnato a non più di una ventina di società in tutt’Italia, l’unica nel Friuli Venezia Giulia e ciò per il San Luigi era un vanto da non poco.

La mazzata è arrivata pochi giorni fa con una missiva da Torino con la quale veniva spiegato che in base al codice etico societario, non era ammissibile continuare il rapporto di collaborazione, almeno sino a quando tutta la vicenda non verrà chiarita in sede di giudizio.
L’accordo offriva ai giovani sanluigini un’importante vetrina e sul loro abbigliamento sportivo sfoggiava il logo ufficiale della Juventus. Ma non solo. Era prevista anche la partecipazione di squadre bianconere ai tornei organizzati dal club triestino, la disputa di alcune gare amichevoli delle giovanili biancoverdi a Vinovo, e una collaborazione tecnica, nonché un contributo economico al San Luigi.

La Figc regionale ha cercato di mediare con la Juventus ma inutilmente, anche se proprio la stessa Federazione aveva già sospeso la certificazione di Scuola calcio Èlite, un atto dovuto poiché anche la Procura federale ha aperto un’inchiesta sul caso.
Il presidente Peruzzo spera ora che tutto possa risolversi quanto prima e che la società ne esca pulita e a testa alta per essersi comportata nel migliore dei modi (allontanando subito l’allenatore e confrontandosi con i genitori) appena avuta la notizia di questi disgustosi episodi.

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  Scritto da La Redazione il 13/04/2021
 

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