Ha un padrone solitario il girone I del campionato Lcfc: il Nojar Zellina, infatti, dopo il 4-0 al Cervignano, si trova in vetta con 9 punti in cinque partite giocate, a +2 sulle inseguitrici Jalmicco e Ars Galli.
Un percorso iniziato, come per tutti, tra le tante difficoltà del periodo Covid ma che ora si sta indirizzando alla grande, come testimonia  Claudio Malisan, uno dei dirigenti responsabili del Nojar Zellina: “Dopo le prime partite di Coppa che sono servite un po’ come rodaggio, già con il campionato ci siamo assestati, abbiamo preso ritmo e i risultati stanno arrivando. Certo non era facile, dopo tutto quel tempo fermi che ci ha causato anche qualche defezione importante, tra giocatori che son tornati in categoria e altri che hanno scelto di smettere data l’incertezza che regnava”.
Nonostante le problematiche, il grande rientro è stato vissuto con il sorriso: “C’è tanto entusiasmo in questa ripresa, il clima è bello, la gente ha voglia, si rincontrano anche tanti vecchi amici: ad esempio, dopo la partita con l’Ars Galli, un derby parecchio sentito, ci siamo ritrovati tutti al chiosco, per stare insieme, raccontarcela e anche confrontarci su questo periodo difficile”.
Tornando al campionato, la situazione sembra chiara, con le prime tre principali favorite per la vittoria finale: “Noi, Jalmicco e Ars Galli siamo tutte realtà strutturate, sia a livello di organico sia societario, per cui è naturale trovarci lassù. C’è anche tanto rispetto reciproco e la voglia di riproporsi sempre al meglio”.
Del resto è una rosa importante quella del Nojar Zellina, che può ad esempio contare sui bomber Valmir Durmishaj (8 reti) e Job Lukombo (7): “Noi in realtà non abbiamo fatto grossi innesti, ma fortunatamente avevamo già un bell’organico. Purtroppo abbiamo perso qualcuno ed ora siamo un po’ corti”. Il desiderio di Malisan per Babbo Natale, infatti, è proprio questo: “In vista del ritorno vorremo recuperare un po’ di gente, tra infortunati e alcuni indecisi, che non hanno ancora scelto se riprendere l’attività. Mi sembra però un problema di tutte le squadre, vedo panchine corte un po’ dappertutto”.

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