E' nato il primo aprile (del 1997) David Paliaga. Ma chi lo affronta da avversario sul rettangolo erboso ha poca voglia di scherzare: David è un attaccante capace di farti ammattire e dannare, e col passare degli anni diventerà ancora più forte in un ruolo, quello del centravanti, dove mestiere e scaltrezza si accumulano a forza di giocare, di imparare movimenti, di apprendere da tecnici, compagni più esperti e avversari di vaglia, di sbagliare e rimediare anche botte nei denti. 
La punta del Trieste Calcio è andata in gol con una doppietta d'autore nel 4-2 inflitto dai biancorossi alla Fulgor in un match già delicato tra squadre bisognose di punti.
Come ha segnato, Paliaga?
"A coronamento di un'azione partita da dietro, con il nostro centrale difensivo che ha azionato il terzino destro; io ho compiuto un movimento a mezzaluna, il mio compagno dopo aver portato un po' la palla mi ha innescato oltre la difesa, il portiere avversario è uscito e di testa in pallonetto l'ho anticipato mandando il pallone a superarlo e a finire la sua corsa in rete. Il bis è arrivato di testa, sul filo del fuorigioco" 
Con lei le difese devono stare attente... Siamo a quota 5, vero?
"Già, ho siglato una doppietta contro la Pro Gorizia nella seconda d'andata, mentre nel match che ha preceduto quello con la Fulgor sono andato in gol su rigore; l'avversaria era la Valnatisone". 
Ma lei non era approdato all'Entella?
"Già, l'esperienza a Genova è duranta un anno e mezzo, mese più, mese meno, ma ormai ne è passata parecchia di acqua...". 
Il Trieste Calcio è serbatoio di numerosi talenti triestini; patron De Bosichi sarà soddisfatto di voi. 
"E la cosa a cui tiene di più, quella di vedere i giovani biancorossi salire di categoria e passare in squadre importanti. Noi ci proviamo, ma non è facile".  
Il primo tifoso di David è suo padre?
"Questa passione me l'ha trasmessa lui, mi ha seguito sempre, anche a Genova quando poteva, dandomi la forza di andare avanti ".
Il Trieste Calcio sta attraversando un inizio stagione non semplice a livello di prima squadra. Come mai?
"Avremo dei limiti, ma in certi risultati vedo anche parecchia sfortuna; in parecchie gare ci hanno castigato nei minuti finali; avremmo, insomma, potuto avere parecchi punti in più in classifica. Non dobbiamo deprimerci, i conti si faranno solo alla fine del campionato. Sono fiducioso e la vittoria sulla Fulgor dimostra che forse il peggio è alle nostre spalle". 

Andrea Bonadei

 @RIPRODUZIONE RISERVATA

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