Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Edizione provinciale di Pordenone


COBRA - Macor: ragazzi dalla voglia incredibile, li ammiro

Il tecnico rosanero elogia il suo gruppo: "Mi sembra di vedere me da piccolo quando giocavo sotto la pioggia o la grandine. Si allenano illuminati solo da un faro e senza la possibilità di farsi la doccia al campo, alcuni si fanno dieci chilometri in bici, un ragazzo addirittura arriva per giocare da Venezia"



Andiamo a scoprire una delle protagoniste del campionato Amatori Lcfc nel girone Oro di Pordenone, ovvero il Cobra, squadra di San Martino al Tagliamento che nasce due anni fa grazie all'idea del suo presidente Maurizio Volpatti e di qualche giocatore. È un mix di ragazzi di origine rumena e ragazzi italiani che l'anno scorso, partecipando alla divisione Argento di Pordenone, è riuscita ad arrivare seconda e quindi promossa, vincendo anche la coppa Meduna. Quest'anno partecipa e vince la divisione Oro con numeri importanti: 29 punti, imbattuta a +7 sul Giais di Aviano, frutto di 13 vittorie e 3 pareggi. Miglior attacco con 46 gol segnati, miglior difesa con solo 14 subiti. Il suo bomber è Costantin Sirbu che ha timbrato il cartellino dei marcatori per ben 12 volte e lo scorso anno è stato premiato come capocannoniere dell'intera lega. Un gruppo solito, compatto e battagliero, in grado di assorbire il carattere del suo mister Alessandro Macor che abbiamo ascoltato per capire i segreti del suo gioco: "Abbiamo iniziato il campionato da neo promossi inanellando undici vittorie e tre pareggi senza mai perdere. Abbiamo il miglior attacco e la miglior difesa, il nostro intendo è di favorire l'integrazione con ben sette ragazzi rumeni che si sono uniti ed hanno creato un'alchimia importante. Ci vuole grande voglia perchè ci alleniamo in condizioni estreme, con un solo lampione ed in tanti arrivano in bicicletta anche nelle giornate di pioggia compiendo dieci chilometri di strada e senza la possibilità di farsi la doccia. L'anima di questa squadra si vede in campo ed è stata apprezzata dagli avversari, ci fa piacere che praticamente tutti si sono complimentati con noi e ci hanno premiati per la nostra correttezza. Ammiro tutti i ragazzi, mi pare di vedere me quando giocavo da piccolo sotto alla pioggia o alla grandine. Hanno voglia di fare e di giocare, si divertono tutti insieme, spesso sono loro a chiedermi di fare qualche allenamento in più anche con condizioni meteorologiche avverse. Fanno oltretutto un lavoro usurante nei vivai a Rauscedo che porta via tante energie, ma la voglia di giocare a calcio prevale, hanno una forza incredibile. C'è un ragazzo che viene a giocare con noi nonostante abiti a Venezia, hanno una passione mai vista, a volte mi chiedo come facciano ad avere questa grinta".

TATTICA - "Dal punto di vista tattico, il modulo che usiamo di più è il  4-4-2, ma in caso di necessità ci possiamo adattare anche al 3-4-1-2, giocando molto alti ed aggressivi grazie ai due centrali difensivi, Daniel Romaniuc uno dei leader e Julian Iordache, entrambi caratterizzati dalla grande velocità. La forza è nel gruppo trainato da giocatori del calibro di capitan Bogdan Enascut, Darie George, Simone Pittaro e Madalin Moisa. Ci piace pressare alto o recuperare la palla per impostare il nostro gioco. Siamo andati in svantaggio solo un paio di volte ma poi abbiamo recuperato, una partita l'abbiamo anche vinta in dieci. Mi pare che siamo l'unica squadra a non aver mai perso".

GRUPPO - "Li ho presi l'anno scorso perchè negli ultimi anni ho giocato a San Martino. Sono un nomade, vengo da Rivignano dove ho iniziato a giocare sia a undici che a cinque. È stato un percorso di crescita esponenziale, anche perchè non è facile creare un mix del genere in così poco tempo. Non vince sempre il più forte, ci vogliono tanti fattori. I miei ragazzi giocano come una volta, se prendono qualche calcio non vanno giù, hanno meno malizia di altri giocatori. Siamo molto fisici, pressiamo alto e cerchiamo subito la riconquista della palla e questo ci sta premiando".

TRASCINATORE - "Il nostro numero dieci e capitano, Bogdan Enascut, calciatore di origine rumene ma nato in Italia. Ha giocato in categorie alte in Romania e dà l'esempio al resto dei compagni".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

https://i.imgur.com/Fn8vMZU.jpeg

https://i.imgur.com/MGCHrbQ.jpeg

Print Friendly and PDF
  Scritto da La Redazione il 23/04/2024
 

Altri articoli dalla provincia...



















Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,11461 secondi